Stefano Ronchetti è un triatleta che, a causa di un dolore all’altezza delle tibie, è stato costretto al riposo per mesi. Grazie ad un attento esame baropodometrico presso il nostro centro, ha scoperto un difetto della corsa che ha risolto con i plantari realizzati su misura per lui dal laboratorio Coi ed è tornato subito in pista.

Un atleta completo, che soffriva lo stop forzato

Pratica sport, a livello agonistico, da quando era in quinta elementare. Ha iniziato col ciclismo, disciplina a cui si è dedicato in esclusiva per 9 anni, raggiungendo traguardi importanti: Stefano è, infatti, campione regionale. Da due anni a questa parte, il giovane sportivo si è avvicinato al Triathlon, un’attività multidisciplinare che prevede circuiti di corsa, nuoto e pedalata. Ha 20 anni e gode di una forma smagliante, è molto attivo nella vita e negli studi: è al secondo anno di economia e anche all’università è abituato a dare il massimo, risultando perfettamente in regola con gli esami.

È facile immaginare, sentendolo parlare, come possa essersi sentito quando è stato costretto al riposo per dolori fisici che non riusciva a spiegarsi: “Dopo le sessioni di allenamento più lunghe avvertivo dei dolori, sempre più intensi, all’altezza delle tibie. Tanto che – ci racconta con una delusione ancora visibile – ho dovuto sospendere gli allenamenti per due mesi, tra gennaio e febbraio. Ma non avevo alcuna intenzione di arrendermi”. Inizialmente crede che quei dolori dipendano da una errata posizione in bici e si affretta a fare un test per verificare l’intuizione. Ma risulta negativo. 

L’esame della corsa con sistema Mas rivela il problema

A tratti sconsolato, Stefano cerca altre spiegazioni possibili finché il padre non s’imbatte nella pubblicità dell’Esame della corsa di Coi ed ha un’illuminazione. Prenotano immediatamente la visita baropodometrica con Sistema Mas, certi di poter porre fine a quei dolori: “È stata una liberazione scoprire che era possibile eseguire un test così accurato anche a Termoli. Il più vicino – ci rivelano di essersi informati nei mesi precedenti – è a Porto San Giorgio”. Dai risultati dell’esame emerge immediatamente un difetto dell’andatura: Stefano è infatti un cosiddetto “supinatore“, ovvero carica maggiormente il suo peso sull’esterno del piede ed è questo il motivo dell’affaticamento delle sue gambe.

Con i plantari su misura Stefano è pronto a tornare in pista

Svelato l’arcano, i tecnici di Coi preparano subito un paio di plantari su misura, per correggere il difetto della camminata di Stefano. Una settimana dopo il test, l’atleta riceve i plantari: “Il giorno stesso li ho provati ed ho capito che il problema era ormai alle spalle: sono riuscito a portare a termine un allenamento intenso senza dolore. La mia gioia – ci dice con uno splendido sorriso – è stata incontenibile”

Da quel momento Stefano non si è mai più fermato, forte anche di un miglioramento delle sue prestazioni agonistiche. Oggi ha voluto lasciarci questa testimonianza, perché “A volte – ci tiene a sottolineare – abbiamo la soluzione ai nostri problemi sotto gli occhi e non lo sappiamo”. In bocca al lupo a questo piccolo grande atleta dal viso pulito. Siamo certi che andrai lontano! 

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